AMARO CARLINA 0,2l
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Papa Pio II scrisse nei suoi “commentari”:
È fama che Carlo Magno diretto a Roma sostò nei pressi dell’abbazia di Sant’Antimo con l’esercito fiaccato dalla peste, e mentre angosciato per questa calamità si disponeva al sonno, vide un Angelo che gli disse: “Alzati, e quando avrai salito quel giogo, scaglierai un dardo, e coglierai quell’erba nella cui radice si sarà conficcata la freccia, la tosterai sul fuoco e, ridotta in polvere, la darai a bere nel vino ai tuoi malati; caccerà da loro tutto il veleno e ti solleverà l’esercito”. Il pericolo lo indusse a credere al sogno: verosimilmente secondo il botanico Augusto De Bellis si tratta della Carlina utzka: E’ un’erba senza fusto (acaulis) con foglie spinose che proteggono un fiore simile a quello del cardo, ma di un colore differente; ha una radice dolce che, per una divina disposizione, a perpetuare il ricordo del miracolo, continua a mostrare il segno della ferita.
CURIOSITA’: La radice della pianta ha proprietà febbrifughe, diuretiche e digestive. Alcuni ricercatori francesi ritengono che possieda addirittura proprietà antibiotiche, mentre è stata dimostrata la presenza di sostanze disinfettanti all’interno della radice, efficaci contro germi patogeni della pelle.
Prendendo spunto da questo evento storico, i monaci dell’Abbazia di Sant’Antimo hanno ravvivato la tradizione proprio nel punto dove tutto è incominciato… Mescolando abilità ancestrali e conoscenze tramandate da generazioni a nuove metodologie nel rispetto rigoroso di un antico processo, essi hanno riportato in auge con successo questo liquore digestivo perfetto per il fine pasto, un tempo considerato “miracoloso” dalle truppe di Carlo Magno.
INGREDIENTI: acqua, vino, alcool, zucchero, erbe aromatiche, caramello naturale.
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