Abbazia Sant'Antimo
Sant’Antimo è un’antichissima abbazia abitata nei secoli dai monaci benedettini e fondata, secondo la leggenda, dall’imperatore Carlo Magno. La chiesa, realizzata nel XII secolo, è considerata uno dei capolavori dell’architettura medievale. L’armonia dell’architettura e la raffinatezza degli elementi decorativi sono espressione della ‘Vera Bellezza’: Cristo. L’arte diviene inno al Signore. Le mura di Sant’Antimo non sono solo un meraviglioso monumento, ma divengono custodi e testimoni della spiritualità monastica benedettina.
La storia
Vita spirituale
Officina spirituale
Ospitalità
Visita
Giardino Santa Ildegarda
Farmacia monastica
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Farmacia
Dove oggi si trova la Farmacia monastica, un tempo vi era la Sala del Tesoro che custodiva gli oggetti più preziosi dell’abbazia: calici, ostensori e altri oggetti utilizzati per la liturgia.
Il Chiostro
Sul fianco meridionale della chiesa sorgeva il chiostro, un cortile circondato da un portico intorno al quale erano costruiti tutti gli edifici che costituivano il complesso dell’abbazia.
Ospitalità
La foresteria monastica dell’abbazia, situata nel borgo di Castelnuovo dell’Abate, potrà ospitare persone singole o piccoli gruppi che desiderano organizzare ritiri spirituali di più giorni o semplicemente trascorrere qualche tempo nella pace e nel silenzio di questo luogo.
Giardino di Santa Ildegarda
Santa Ildegarda di Bingen, badessa benedettina vissuta tra il 1098 e il 1179, è una delle figure femminili più importanti del Medioevo. La santa Ildegarda condusse uno studio tanto approfondito quanto concreto della Natura e dei suoi impieghi in medicina e suddivise le malattie dell’uomo in tre categorie. Ad ogni gruppo di malattie corrispondono delle erbe curative che troverete durante la vostra visita all’orto di Santa Ildegarda.
Santa Ildegarda, canonizzata da Papa Benedetto XVI nel 2012, si festeggia il 17 settembre.
L' Abbazia
Sant’Antimo è un’antichissima Abbazia abitata nei secoli dai monaci benedettini. La leggenda fa risalire la fondazione di Sant’Antimo al IX secolo, all’epoca del Sacro Romano Impero, guidato dall’imperatore Carlo Magno, ritenuto il fondatore di una cappella, detta Cappella Carolingia, corrispondente all’attuale sagrestia. Il grande cantiere per l’edificazione della chiesa attuale prende comunque avvio nel XII secolo, come testimoniato dalla Charta Lapidaria, un’iscrizione collocata nei gradini dell’altare maggiore che ricorda la donazione elargita all’abbazia dalla famiglia degli Ardengheschi nel 1118. Questo anno segna l’inizio del periodo di maggiore splendore di Sant’Antimo che diviene uno dei più ricchi e importanti monasteri della regione dal quale dipendono numerose pievi, castelli e poderi.
Oliveta
Fra le varie attività del monastero benedettino si segnala anche la produzione di olio extra vergine frutto di olive raccolte a mano direttamente dalle piante coltivate nel terreno attorno all’abbazia.
Apiario monastico
Fra le varie produzioni artigianali che si possono ritrovare nei monasteri benedettini, vi è quella del miele. L’apiario monastico di Sant’Antimo è collocato in posizione assolata e domina sui boschi della Valle del torrente Starcia.
Area Pic Nic
Nell’ampio spazio verde situato di fronte alla chiesa, troviamo numerosi tavoli e panche in legno dove è possibile consumare il proprio pranzo al sacco all’ombra di piante rigogliose, o riposarsi seduti ai tavoli dopo l’escursione all’Abbazia di Sant’Antimo.